1_ferrari_perle_nero.jpgE’ straordinariamente diverso questo Perlé Nero perché è espressione di Pinot Nero in purezza: la storia ultrasecolare del Ferrari è stata scritta quasi esclusivamente da un altro vitigno, lo Chardonnay, portato in Italia alla fine dell’Ottocento proprio dal fondatore  Giulio Ferrari e diventato poi il simbolo della casa trentina. Orgogliosamente unico questo Perlé Nero perché nasce da quella vocazione alle grandi sfide che è insito nella famiglia Lunelli. La sfida con il più delicato e imprevedibile dei vitigni, il Pinot Nero, dura da quarant’anni.
Ora questo Perlé Nero, affascinante sin dal nome, che rappresenta una sfida nella sfida: si tratta, in effetti, di dare carattere al Pinot Nero senza giocare sulle estrazioni di colore, come avviene con le macerazioni per il Rosé, né nel corpo e nella complessità, quali sa esprimere, con l’elevazione in legno, il Maso Montalto. Il sottile gioco di opposti e di rinunce  ha trovato la sua straordinaria sintesi nel Perlé Nero, Pinot nero in purezza, vinificato in bianco e chiamato a maturare ben sessantasei mesi.
Questo che si presenta adesso è figlio della vendemmia 2002 ed è la prima creazione della terza generazione Lunelli. E’ firmato, infatti, da Marcello Lunelli che si è avvalso della preziosa collaborazione di Ruben Larentis.2_ferrari_perle_nero.jpg
Il Ferrari Perlé Nero nasce già grande. Tant’è vero che le guide più diffuse lo hanno subito gratificato con i più lusinghieri riconoscimenti: la guida dell’Espresso, per esempio, lo ha collocato tra i “Vini dell’Eccellenzaâ€?, mentre quella dell’Associazione Italiana Sommelier gli ha attribuito il massimo punteggio con cinque grappoli.
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