🌿 Hai ricevuto in dono una piantina aromatica? Sei nel posto giusto.
Abbiamo raccolto qui idee, ispirazioni e ricette semplici, ma d’effetto, per valorizzare sei erbe aromatiche speciali, scelte e omaggiate da Davide e Nicole di Vivai Brugna, accompagnate da un vaso creato su misura in stampa 3D per questa occasione.
Le proposte nascono da una serata unica, quella di Erbe aromatiche dal mondo alla tavola di lunedì 05 maggio 2025 da Innesti Restaurant, dove i sapori del territorio elaborati dallo Chef Daniele Tomasi hanno incontrato le aromatiche di Vivai Brugna, con la complicità della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino per la rassegna Gemme di Gusto.
Per ogni pianta aromatica troverai curiosità, consigli d’uso e un abbinamento con i vini (o grappe!) del territorio per lasciarti ispirare, sperimentare, creare 🥂
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🍀 @vivai_brugna 🍽 @innestirestaurant 🍷 @stradavinotrentino

🌿 Origano aureo (Origanum vulgare ‘Aureum’)
L’origano aureo è una varietà ornamentale dell’origano comune, con foglioline piccole dal colore giallo dorato che donano luminosità a orti e giardini. Il suo profumo è dolce e leggermente floreale, con note agrumate, più delicato rispetto al classico origano mediterraneo. In cucina, si sposa con piatti semplici e profumati: focacce, formaggi freschi, patate al forno o insalate. È perfetto per dare un tocco aromatico e decorativo.
Origine: cultivar europea.
Presenza in Trentino: diffuso in orti e giardini, l’origano selvatico cresce spontaneamente anche in ambiente montano.
Curiosità: è una pianta mellifera molto apprezzata dalle api.
La ricetta: focaccia integrale con origano aureo e cipolla rossa marinata
Focaccia soffice preparata con farina integrale, profumata con origano aureo fresco e guarnita con cipolla rossa di Tropea marinata in aceto di mele e zucchero di canna. Un antipasto rustico ma elegante, perfetto anche in versione finger food.
Ingredienti:
300 g farina integrale
200 ml acqua tiepida
10 g lievito di birra fresco
2 cucchiai olio EVO
1 cucchiaino sale
1 cipolla rossa di Tropea
2 cucchiai aceto di mele
1 cucchiaino zucchero di canna
Origano aureo fresco
Procedimento: sciogliere il lievito in acqua tiepida. Unire farina, sale e olio, impastare e lasciare lievitare per 2 ore. Stendere l’impasto in una teglia. Affettare la cipolla, condirla con aceto e zucchero e lasciarla marinare per 30 minuti. Distribuire la cipolla e l’origano sulla focaccia. Cuocere a 200°C per 25 minuti.
Vino in abbinamento: un buon calice di Nosiola, vino autoctono trentino della Valle dei Laghi, ben radicato anche sulle Colline Avisiane, leggero e floreale, capace di sostenere le note erbacee dell’origano e bilanciare la dolcezza della cipolla marinata.

🍃 Acetosa rossa (Rumex sanguineus)
L’acetosa rossa si distingue per le sue bellissime foglie verdi venate di rosso porpora, che la rendono ideale anche per l’orto ornamentale. Ha un sapore acidulo e fresco, simile al limone, perfetto per esaltare piatti leggeri. Si usa cruda nelle insalate, con il pesce, o per dare vivacità a piatti tiepidi.
Origine: Europa e Asia temperata.
Presenza in Trentino: coltivata in orti; affine a specie spontanee presenti nei prati umidi.
Curiosità: pianta antica, considerata depurativa e stimolante dell’appetito.
La ricetta: insalata di erbe aromatiche, acetosa rossa e fiori agrodolci con filetto di trota
Un piatto leggero e raffinato che unisce la sapidità della trota affumicata, la piacevole acidità dell’acetosa rossa e la freschezza delle erbe in insalata. Da replicare anche a casa dopo averla gustata come antipasto della cena Lunedìgusto!
Ingredienti:
200 g filetto di trota
Per l’insalata: una manciata di acetosa rossa, mizuno, rucola, rumex, ossalide, borragine, ortica bianca, shiso
Per il gel al miele: 1 cucchiaio di miele, 30 gr di aceto, 50 gr di olio d’oliva
Per i boccioli di fiore in agrodolce: 1l acqua, 1/2 litro aceto, 400gr di zucchero, boccioli di tarassaco
Olio extravergine d’oliva Garda Trentino DOP, sale, pepe
Procedimento: marinare la trota per 24 ore con 2% di sale e 1% di zucchero. Cuocere sottovuoto a 40° per 30 minuti. Preparare il gel mescolando il miele con l’aceto, montando con l’olio d’oliva fino a quando non raggiunge una buona consistenza. Per i boccioli, far bollire il composto di acqua, aceto e zucchero per poi versarlo sul tarassaco. Mescolare l’insalata, condire con olio, sale, pepe e impiattare con i filetti di trota e i boccioli di tarassaco come guarnizione.
Vino in abbinamento: un buon calice di Trento DOC Brut, espressione di tutto il territorio trentino. Le bollicine e l’acidità bilanciano la tendenza dolce del gel, accompagnando con eleganza la nota marina della trota e quella citrina dell’acetosa.

🌼 Pimpinella (Sanguisorba minor)
La pimpinella è una pianta perenne dalla forma compatta e con foglioline frastagliate dal gusto fresco, simile al cetriolo. È ideale per aromatizzare piatti primaverili. Ottima cruda in insalate, burro aromatico, zuppe e risotti, dona un tocco verde e rinfrescante.
Origine: Europa centro-meridionale.
Presenza in Trentino: presente spontaneamente nei prati secchi e pascoli collinari.
Curiosità: pianta mellifera e foraggera, anticamente molto apprezzata nei pascoli alpini.
La ricetta: risotto al burro di malga, pimpinella e limone
Un primo piatto cremoso e profumato che esalta la delicatezza della pimpinella, erba dal gusto fresco simile al cetriolo, armonizzata con limone e burro d’alpeggio
Ingredienti:
300 g riso Carnaroli
40 g burro di malga
1 litro brodo vegetale
Scorza di limone non trattato
Foglioline di pimpinella fresca
4 cubetti di ghiaccio
15 g Olio extravergine Garda Trentino DOP
30 g Trentingrana
Sale e pepe q.b.
Procedimento: tostare il riso, cuocere con brodo. Nel mentre, preparare un pesto di pimpinella tritando le foglie fresche con ghiaccio e olio. A fine cottura, mantecare con burro, parmigiano, scorza di limone e con il pesto di pimpinella. Lasciar riposare 2 minuti e servire.
Vino in abbinamento: un calice di Müller Thurgau. Simbolo della Val di Cembra, fresco, floreale e con una leggera nota aromatica, si abbina perfettamente alla pimpinella e valorizza la cremosità del risotto, per un vero e proprio assaggio di montagna.

🌿 Erba maresina (Tanacetum balsamita)
Conosciuta nella tradizione trentina come erba balsamita, la maresina ha un profumo intenso e mentolato, molto apprezzato nella cucina popolare. Si utilizza in gnocchi, ripieni, frittate e zuppe, spesso abbinata al burro fuso e ai formaggi di malga.
Origine: Europa meridionale o Medio Oriente.
Presenza in Trentino: coltivata in orti familiari, specialmente in Valsugana.
Curiosità: pianta digestiva e aromatica, spesso utilizzata anche per infusi casalinghi.
La ricetta: gnocchi di pane con maresina e ricotta affumicata
Un piatto che rievoca la cucina trentina contadina, valorizzato dalla maresina (piantaggine) e dalla sapidità della ricotta affumicata.
Ingredienti:
200 g pane raffermo
1 uovo
2 cucchiai farina
1 cucchiaio di erba maresina tritata
40 g ricotta affumicata
Burro, sale, noce moscata
Procedimento: bagnare il pane con latte, strizzarlo e mescolare con uovo, farina, maresina e noce moscata. Formare gli gnocchi, lessarli e saltarli in padella con burro. Servire con ricotta affumicata grattugiata.
Vino in abbinamento: un calice di Marzemino, varietà a bacca rossa che trova la sua migliore espressione in Vallagarina. Fresco, profumato e gentile, esalta con eleganza le note erbacee e la delicatezza del piatto.

🌱 Assenzio (Artemisia absinthium)
Pianta storica e affascinante, l’assenzio ha foglie grigio-verdi, sottili e vellutate, e un aroma amaro e balsamico molto marcato. È famoso come base dell’omonimo liquore che ha ispirato poeti e artisti. In cucina se ne usano minime quantità per profumare infusi, cioccolato fondente o preparazioni alcoliche.
Origine: Europa, Asia occidentale e Nord Africa.
Presenza in Trentino: cresce spontaneamente in luoghi aridi e soleggiati.
Curiosità: era ritenuto un potente digestivo e repellente naturale contro insetti.
La ricetta: ganache al cioccolato fondente e assenzio con cialda alle nocciole
Un dessert denso e aromatico, dove il cioccolato fondente viene impreziosito dalle note balsamiche e misteriose dell’assenzio, accompagnato da una cialda croccante alle nocciole.
Ingredienti per la ganche:
100 g cioccolato fondente 70%
70 ml panna fresca
Qualche foglia fresca di assenzio
Ingredienti per la cialda:
60 g granella di nocciole
60 g farina
40 g burro
30 g zucchero
30 g miele
40 g panna per la cialda
60 g farina
Procedimento: per la ganache, scaldare la panna con l’assenzio, filtrare e versare sul cioccolato tritato. Mescolare fino a ottenere una crema liscia e far raffreddare. Preparare la cialda sciogliendo i restanti ingredienti in un pentolino fino a formare una crema spalmabile, senza cuocerla. Stenderla su carta da forno e cuocerla a 180 gradi per 10 minuti. Assemblare il tutto in un piatto o ciotola da dessert.
Vino in abbinamento: un calice di Vino Santo Trentino. Fiore all’occhiello della Valle dei Laghi, il suo profilo dolce, complesso e lievemente ossidativo si sposa con la profondità del cioccolato e l’aromaticità dell’assenzio.

🌸 Nepeta cataria (Nepeta cataria)
Conosciuta anche come erba gatta, la nepeta è una pianta spontanea dal portamento delicato, con foglie grigio-verdi e piccoli fiori lilla. Il profumo è mentolato e leggero, molto piacevole anche per le tisane. In cucina, si presta alla preparazione di infusi rilassanti, dolci a base di latte, gelatine e mousse.
Origine: Europa, Asia, Nord Africa.
Presenza in Trentino: coltivabile con facilità in orti e giardini; è rustica e resistente.
Curiosità: il suo principio attivo, il nepetalattone, è irresistibile per i gatti, ma è anche un calmante per l’uomo.
La ricetta: gelatina di mela verde e nepeta, con yogurt di capra e mandorle
Dolce fresco e leggero. La nepeta, erba gatta, dona una nota mentolata alla mela verde, accompagnata da yogurt di capra e mandorle tostate.
Ingredienti:
250 ml succo di mela limpido
1 cucchiaino nepeta essiccata o qualche foglia fresca
2 g agar agar
100 g yogurt di capra
Mandorle a lamelle tostate
Procedimento: scaldare il succo con nepeta, lasciare in infusione, filtrare. Aggiungere agar agar, portare a bollore e versare in coppette. Raffreddare. Servire con yogurt e mandorle.
In abbinamento: una Grappa Trentina al Teroldego Rotaliano. Intensa e aromatica, accompagna con personalità le fresche note balsamiche della Nepeta.

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Contenuto a cura di Strada del Vino e dei Sapori del Trentino