Il Covid non ferma l’evento dedicato alla grappa trentina

LA NOTTE DEGLI ALAMBICCHI ACCESI FA “SOLD OUT”

Tantissimi i turisti e i trentini che nei 5 giorni di manifestazione hanno attraversato le strade di Santa Massenza per scoprire segreti e curiosità sulla celebre grappa artigianale trentina accompagnati dalle performance di Patrizio Roversi e della Compagnia Teatrale Koinè.

Grande successo per La notte degli alambicchi accesi, speciale evento organizzato dall’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent” con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, e la collaborazione di APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e Istituto Tutela Grappa del Trentino.

Dopo lo stop del 2020, era tanta la voglia di tornare ad attraversare le strade del suggestivo borgo della Vallelaghi, per assistere ai coinvolgenti spettacoli itineranti della Compagnia Teatrale Koiné con la partecipazione del conduttore televisivo Patrizio Roversi.

Dovendo dimezzare la capienza di spettatori, quest’anno abbiamo aumentato le date e il numero totale di spettacoli, ricevendo fin da subito una grande risposta da parte del pubblico, che ha iniziato a prenotarsi già dal mese di ottobre”, ha commentato Paola Aldrighetti, Presidente dell’Associazione organizzatrice. “Segno di quanto questo appuntamento sia amato e atteso, sia dagli affezionati, che ritornano anno dopo anno, sia da chi non è mai venuto ma ne ha sentito parlare e viene attirato da questa formula così originale. Basti pensare che sin dal primo giorno il parcheggio era pieno di camper. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia – ha aggiunto – a livello organizzativo è filato tutto liscio: il pubblico è stato collaborativo e tutti hanno rispettato le regole e le indicazioni, grazie anche al grande supporto della nuova generazione di giovani distillatori di Santa Massenza. Particolarmente suggestivo – ha concluso – lo spettacolo di ieri, grazie alla neve, che non ha fermato le persone che si erano prenotate, giunte con grande entusiasmo”.

I visitatori, suddivisi in 5 piccoli gruppi da 25 persone, sono stati condotti tra le cinque distillerie del borgo di Santa Massenza, che come da tradizione si sono trasformate in inediti palcoscenici dove gli attori hanno raccontato segreti e curiosità della produzione della grappa artigianale trentina e dove il pubblico ha potuto degustarla, in abbinamento a dolci tipici della tradizione.

Per maggiori dettagli è possibile visitare www.tastetrentino.it/nottealambicchi  e Pagina Facebook La notte degli alambicchi accesi  oppure scrivere a turbineealambicchi@libero.it 

 

La notte degli alambicchi accesi
La notte degli alambicchi accesi è un progetto a cura dell’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent”, coadiuvata da APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e Istituto Tutela Grappa del Trentino, organizzato con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, e con la collaborazione di Comunità di Valle, Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi Trento Monte Bondone e Comune di Vallelaghi.

www.tastetrentino.it/nottealambicchi  e Pagina Facebook La notte degli alambicchi accesi

 

La grappa del Trentino
La grappa del Trentino nasce da una tradizione familiare centenaria che si è tramandata di padre in figlio. La sua produzione caratterizza fortemente tutto il territorio trentino: ogni zona della provincia, infatti, si contraddistingue per microclimi particolari che si prestano come habitat naturali per vari tipi di vite. E così, come il vino, anche la grappa si connota in base alla valle di provenienza: la Valle di Cembra è specializzata nella produzione di grappa di Müller Thurgau, la Piana Rotaliana in quella di Teroldego, la Valle dei Laghi – e, in particolare Santa Massenza – in quella di Nosiola, la Vallagarina in quella di Marzemino.

Le aziende, tutte di dimensioni medio-piccole e a conduzione familiare, lavorano esclusivamente vinaccia freschissima, in modeste quantità, per garantire qualità, profumi ed eleganza al prodotto finito, e la distillano secondo il tradizionale metodo “a bagnomaria” all’interno degli alambicchi di rame, che riscaldano il contenuto in modo graduale e uniforme, al fine di garantire l’estrazione degli aromi. Nel corso dell’operazione, i mastri distillatori separano l’essenza in testa, coda e cuore, eliminando le prime due e mantenendo solo quest’ultima, che rappresenta il meglio della produzione.

Per salvaguardare tali tecniche di produzione, valorizzare il prodotto e promuoverlo, nel 1969 è nato l’Istituto Tutela Grappa del Trentino, che impone regole di autodisciplina e controlli severi, a garanzia di una indiscutibile qualità, certificata anche da organi esterni, come la Fondazione Mach, Istituto Agrario di San Michele all’Adige, che si occupa delle analisi di laboratorio, e dalla Camera di Commercio di Trento, presso la quale è operativa una Commissione per l’esame organolettico che ne controlla limpidezza, armonia dei profumi, morbidezza e tipicità del gusto.