Comunicato stampa del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina del 21 settembre 2021

Sabato 25 settembre un giorno per le carte di regola, tra laboratori, visite guidate e divulgazione

Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige organizza un’intera giornata dedicata alle carte di regola, con attività e laboratori didattici per famiglie, visite guidate al Museo con approfondimenti sugli antichi statuti regolieri trentini e un incontro pubblico alle ore 15, “Carte di regola. Storia, territorio, attualità”. L’incontro, organizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, vuole inquadrare l’argomento sia dal punto di vista storico, che negli aspetti di conservazione, toccando anche l’evoluzione odierna delle carte di regola.

“per incaminare alla conservatione del ben publico della nostra communità”

Dal medioevo all’inizio dell’Ottocento, le comunità rurali trentine provvedevano autonomamente all’amministrazione di estesi beni collettivi, costituiti dai boschi e dai pascoli di alta quota, alla salvaguardia della proprietà privata, limitata ai campi e ai prati, e al regolamento delle relazioni tra gli individui in rapporto all’accesso alle risorse naturali e allo svolgimento delle attività produttive. Certo, l’autonomia non dev’essere confusa con la sovranità. Una comunità è sovrana quando non dipende da un potere o da un’autorità superiori nell’ordinamento giuridico cui appartiene; è invece autonoma quando gode di un’ampia libertà amministrativa, ma pur sempre in un contesto stabilito da un’autorità superiore cui si deve infine in qualche maniera render conto; e appunto le comunità rurali trentine erano inserite nella complessa struttura delle gerarchie feudali. Comunità autonome, dunque, non sovrane, che a documenti denominati “carte di regola” o, con minore frequenza, “statuti”, “ordini”, “ordinamenti” o “poste” affidavano le norme che disciplinavano la conduzione dei boschi e dei pascoli, dei campi e dei prati, l’allevamento del bestiame, l’utilizzo dell’acqua, la prevenzione degli incendi, la manutenzione delle strade e degli argini, talvolta pure le pratiche devozionali collettive e lo smercio della carne e del pane; nelle carte di regola, inoltre, erano raccolte le norme che fissano i termini della presenza dei forestieri nell’ambito del villaggio e regolano lo svolgimento dell’assemblea comunitaria, l’elezione e le mansioni degli amministratori e stabiliscono l’importo e le modalità di pagamento delle ammende. Si tratta di documenti che disegnano, dunque, l’intelaiatura concettuale e giuridica in cui nel corso dei secoli si strutturano le relazioni sociali ed economiche tra i membri della comunità e si declina un rapporto tra le attività umane e l’ambiente naturale che ha modellato le attuali forme del paesaggio trentino. Ma forse il lascito maggiore delle antiche comunità – sia pure nei limiti connessi con l’esiguità delle risorse e con l’esclusione dal governo di una porzione rilevante della popolazione: le donne, in primo luogo e i forestieri –, può essere individuato nella partecipazione collettiva e diretta alla definizione e all’applicazione delle norme che garantiscono la sussistenza in un ambiente difficile e tutt’altro che generoso. In definitiva, la storia delle comunità rurali trentine sembra impartire una lezione d’impegno civile a un’attualità spesso distratta o assente. Cantava Giorgio Gaber all’inizio degli anni settanta:

La libertà
non è star sopra un albero
non è neanche avere un’opinione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione
.

Il Museo di San Michele, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni culturali, propone dunque un itinerario alla scoperta delle carte di regola che è pure un ritorno alle origini e un invito a una cittadinanza attiva: alla scoperta del passato per capire il presente e costruire un futuro consapevole.

L’incontro si colloca nel contesto dell’iniziativa “Un giorno per le carte di regola”, durante la quale il Museo è aperto con orario continuato e vengono proposte alcune attività a tema. Dalle 10 alle 18 grandi e bambini possono cimentarsi in “Diamoci una regola…ta”, laboratori didattici per famiglie per scoprire le carte di regola. Alle 11.00 e alle 13.30 è possibile visitare gratuitamente il Museo con l’accompagnamento di una guida.

I posti per il convegno sono limitati. La prenotazione per tutte le iniziative della giornata è obbligatoria sul sito www.museosanmichele.it o chiamando lo 0461 650314. Necessario il green pass.

L’incontro pubblico può anche essere seguito in diretta sulla pagina Facebook del Museo (https://www.facebook.com/museosanmichele).

 

Programma dell’incontro pubblico

Ore 15.00 Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina

Italo Franceschini, Fondazione Biblioteca San Bernardino, Società e comunità rurali nel Trentino medievale

Mauro Nequirito, storico, Le carte di regola dai secoli della maturità al tramonto

Christian Zendri, Università degli Studi di Trento, Ordinamenti giuridici primari. Le carte di regola come patrimonio della tradizione giuridica occidentale

Armando Tomasi, Soprintendenza per i Beni culturali, Conoscere per valorizzare. Dall’approccio sistemico al “caso di studio”

Lidia Bertagnolli, Soprintendenza per i Beni culturali, La carta di regola di Faedo: storia di un ritrovamento e altre note archivistiche

Jessica Reich, Università degli Studi di Trento, Un archivio digitale per le carte di regola delle comunità trentine

Ugo Pistoia, storico, Oltre la Regola: il Consorzio Alpe Vederna di Imer (Valle di Primiero)

Renato Morelli, etnomusicologo, Coscritti, riti di passaggio, carte di regola. Presentazione multimediale