Si rinnova l’ormai tradizionale appuntamento per il ponte di Sant’Ambrogio con i segreti e i racconti sulla grappa artigianale trentina interpretato dalla compagnia teatrale Koinè, con la straordinaria conduzione del noto presentatore Patrizio Roversi.

Da ormai più di dieci anni, il Ponte dell’Immacolata rappresenta una imperdibile occasione per visitare il caratteristico borgo di Santa Massenza di Vallelaghi – culla della grappa artigianale trentina – grazie alla messa in scena de La notte degli alambicchi accesi.

Una manifestazione, che quest’anno si svolgerà da venerdì 7 a domenica 9 dicembre, ideata e organizzata dall’associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent”, con la collaborazione dell’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e Istituto Tutela Grappa del Trentino e il supporto della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino,  nell’ambito del coordinamento delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest.

L’evento, a cui ogni anno prendono parte centinaia di persone da tutta Italia, ha l’obiettivo di far conoscere e valorizzare la grappa artigianale trentina, che prevede la lavorazione solo di vinacce locali, vista la grande vocazione del territorio alla viticoltura, e la tradizionale distillazione con il metodo “a bagnomaria”, arte centenaria tramandata di padre in figlio e operata da mastri distillatori in modeste quantità quando la vinaccia è ancora fresca e profumata, che prevede un riscaldamento uniforme, lento e continuo del contenuto e dunque una migliore estrazione degli aromi.

Il tutto ruota attorno al coinvolgente spettacolo itinerante interpretato dagli attori della compagnia teatrale Koiné, guidati dal noto conduttore televisivo Patrizio Roversi, e volto ad illustrare al pubblico gli aspetti fisici, storici e antropologici dell’arte della distillazione della grappa, con uno stile divulgativo e divertente, ma comunque rispettoso dell’importanza di questa produzione.

Gli spettatori, dopo essere stati divisi in diversi gruppi, vengono dotati di radiocuffie e condotti dalla irriverente voce narrante del presentatore all’interno delle cinque distillerie del paese – Distilleria Casimiro, Distilleria Francesco, Distilleria Giovanni Poli, Distilleria Giulio & Mauro e Maxentia – che diventeranno scenario di altrettanti episodi dello spettacolo. Ad ogni tappa, non mancherà l’occasione per gli adulti di degustare una delle grappe proposte.

Un vero e proprio viaggio tra le più importanti varietà provinciali, tra cui la grappa di Nosiola, vitigno rappresentativo della Valle dei Laghi e unica varietà a bacca bianca autoctona della Provincia, e quella di Vino Santo, particolarmente preziosa perché ottenuta dalle vinacce degli acini di Nosiola lasciati appassire fino a primavera.

Cinque le occasioni per assistere allo spettacolo: venerdì 7 dicembre alle ore 17.00 e alle ore 21.00, sabato 8 dicembre alle 17.00 e alle 21.00 o domenica 9 dicembre alle 17.00. E, vista la grande richiesta, la prenotazione è fortemente consigliata chiamando il numero 0461 216000.

Nel corso del fine settimana, inoltre, il borgo sarà arricchito dal progetto di animazione territoriale Vite di luce, che proporrà un mercatino con selezionatissime eccellenze artigiane ed enogastronomiche, ma anche spettacoli in strada e intrattenimento per i più piccoli.

Per informazioni: www.tastetrentino.it/nottealambicchi  e Pagina Facebook La notte degli alambicchi accesi.

 

Profilo La notte degli alambicchi accesi
La notte degli alambicchi accesi è un progetto a cura dell’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent”, APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, Istituto Tutela Grappa del Trentino, Trentino Marketing, con la collaborazione di Comunità di Valle, Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi Trento Monte Bondone e Comune di Vallelaghi.

 

Profilo grappa del Trentino
La grappa del Trentino nasce da una tradizione familiare centenaria che si è tramandata di padre in figlio.  La sua produzione caratterizza fortemente tutto il territorio trentino: ogni zona della provincia, infatti, si contraddistingue per microclimi particolari che si prestano come habitat naturali per vari tipi di vite. E così, come il vino, anche la grappa si connota in base alla valle di provenienza: la Valle di Cembra è specializzata nella produzione di grappa di Müller Thurgau, la Piana Rotaliana in quella di Teroldego, la Valle dei Laghi – e, in particolare Santa Massenza – in quella di Nosiola, la Vallagarina in quella di Marzemino.
Le aziende, tutte di dimensioni medio-piccole e a conduzione familiare, lavorano esclusivamente vinaccia freschissima, in modeste quantità, per garantire qualità, profumi ed eleganza al prodotto finito, e la distillano secondo il tradizionale metodo “a bagnomaria” all’interno degli alambicchi di rame, che riscaldano il contenuto in modo graduale e uniforme, al fine di garantire l’estrazione degli aromi. Nel corso dell’operazione, i mastri distillatori separano l’essenza in testa, coda e cuore, eliminando le prime due e mantenendo solo quest’ultima, che rappresenta il meglio della produzione.

Per salvaguardare tali tecniche di produzione, valorizzare il prodotto e promuoverlo, nel 1969 è nato l’Istituto Tutela Grappa del Trentino, che impone regole di autodisciplina e controlli severi, a garanzia di una indiscutibile qualità, certificata anche da organi esterni, come la Fondazione Mach, Istituto Agrario di San Michele all’Adige, che si occupa delle analisi di laboratorio, e dalla Camera di Commercio di Trento, presso la quale è operativa una Commissione per l’esame organolettico che ne controlla limpidezza, armonia dei profumi, morbidezza e tipicità del gusto.