Comunicato stampa di Associazione Agriturismo Trentino del 4 maggio 2018

Il nuovo cda ha scelto anche Nicoletta Andreis e Renzo Calliari come vicepresidenti

Foto Girovagando in Trentino

È Manuel Cosi, titolare dell’Agritur La Trisa e dell’azienda agricola Fattoria Antica Rendena di Giustino, il Presidente dell’Associazione Agriturismo Trentino. Lo ha deciso il nuovo cda dell’Associazione, a sua volta eletto nell’assemblea dei soci del 19 aprile scorso.
Il consiglio di amministrazione si è infatti radunato ieri per dare il via ai lavori del prossimo triennio. Un consiglio giovane e caratterizzato da una spiccata presenza femminile: le donne sono infatti sette, su tredici consiglieri.

Manuel Cosi inizia così il suo terzo mandato da Presidente (fu eletto la prima volta sei anni fa) ed in continuità con la passata gestione lo seguono anche Nicoletta Andreis dell’Agritur Solasna di Caldes e Renzo Caliari dell’Agritur Maso San Bartolomeo di Romeno, che saranno i vicepresidenti.
“Abbiamo un lavoro da completare” – racconta Cosi-” ed i soci hanno deciso di darci ancora fiducia. Guardiamo al futuro dell’associazione, ora è tempo di cambiare passo e concretizzare le azioni promesse”.
Il riferimento di Cosi è ai tre temi che pone al centro del prossimo triennio: qualità, rapporto più saldo con la politica e, di conseguenza, attenzione agli Agritur “fittizi”.
“Il mondo agrituristico ci parla di numeri di crescita a due cifre negli ultimi dieci anni, sia come numero di strutture presenti sul territorio, sia come arrivi e presenze. Dobbiamo contare di più ed essere al centro di un progetto che guardi ad un turismo di qualità, vicino all’ambiente e alla vacanza attiva.” La rivendicazione arriva guardando alla politica, alla quale l’associazione chiede di sedersi ad un tavolo per ridiscutere ed aggiornare una legge che risale al 2001, almeno nei tratti principali.
Il Presidente Cosi ribadisce anche l’importanza dell’alzare il livello qualitativo delle strutture, ed in questo s’inserisce il tema del controllo sulle strutture:
“Come Associazione ci siamo sempre schierati contro chi, anche al nostro interno, snatura il fare agriturismo e rischia di confonderlo con altre forme di ospitalità e ricezione. Lo abbiamo fatto e lo faremo per difendere il fare agriturismo, il suo legame indissolubile con il territorio rurale e con i prodotti della nostra terra e il suo stile di accoglienza semplice e famigliare”.